La Scompagnia

Due coppie si incontrano per discutere un banale litigio tra i figli, ma presto si ritrovano in un gioco al massacro, dove emergono tensioni profonde tra sé stessi, gli altri e persino la natura.

Lo spettacolo esplora con ironia i modelli contemporanei di uomini e donne, esponendo estremi che convivono dentro ciascuno di noi: uomini indolenti ed inquieti, donne impeccabili e vitali, che si alternano tra la civiltà e la bestialità.

Lo spettacolo ci ricorda che "il Dio del massacro" è sempre presente, tra e dentro di noi.

Arianna affronta le sue ultime sedute di terapia con il suo analista decisamente poco convenzionale, Ernesto. I due intraprendono un viaggio tra flashback, immagini oniriche e incontri con personaggi bizzarri.

Nel tentativo di comprendere le radici del terremoto emotivo che ha travolto il matrimonio di Arianna con suo marito Andrea, attraverso ricordi di una vita quotidiana fatta di apatia e momenti assurdi, Ernesto arriva a formulare la sua tesi:

"Per ricostruire un amore, prima bisogna distruggere le illusioni che lo sostengono."